La seconda tappa del nostro viaggio in Giappone è la località di Hakone. Dopo 4 splendidi giorni passati a Tokyo la nostra avventura ci porta in questo meraviglioso luogo. Scopriamo subito che raggiungere Hakone, nonostante i soli 100 km che la separano da Tokyo non sia proprio agevole. Prima prendiamo il famosissimo treno supersonico Shinkansen fino a Odawara per poi proseguire con la l’Hakone Tozan Train, percorso ferroviario che si inerpica lungo una ripida salita montuosa tra fitte foreste e valli fiorite.Un percorso in treno così particolare merita uno specifico racconto che leggerete presto. Per l’ultimo tratto abbiamo addirittura bisogno della funivia grazie alla quale arriviamo direttamente al nostro secondo albergo in terra giapponese.
La tardiva partenza da Tokyo e il roccambolesco viaggio ci lasciano poco tempo a disposizione nonostante le tante cose da vedere.
Hakone è un luogo incantato, completamente diverso da Tokyo. Già il paesaggio visto lungo il tragitto che quello che incontriamo ora ci danno proprio l’idea di come siamo passati dalla modernità e frenesia della capitale alla tranquillità e serenità di un luogo immerso nella natura con panorami mozzafiato. Proprio di uno di questi siamo immediatamente testimoni. Raggiunto infatti la sponda sud del lago Ashi prendiamo a noleggio un piccolo pedalò a forma di cigno riuscendo a vedere prima il gigantesco Torii rosso che spunta direttamente dall’acqua del lago e da lì a poco la sagoma del Monte Fuji all’orizzonte.
Viviamo uno dei momenti più emozionanti del nostro viaggio. Essere riusciti a vedere il monte Fuji al primo tentativo ci riempie di gioia. Non è infatti sempre facile riuscire a scorgere questo gigante dalla punta innevata dal lago Ashi a causa della foschia o delle non ottimali condizioni climatiche.
Oltre alla bellezza del paesaggio che si scorge ovunque e a questa atmosfera di tranquillità c’è un altro aspetto per cui Hakone è rinomata: le sue aree termali. Avevamo scelto di inserire questa tappa nel nostro viaggio proprio per poter sperimentare il tradizionale Onsen di cui leggerete uno specifico racconto.
Di ritorno dall’appagante avventura sul lago Ashi siamo catturati da un piccolo e tradizionale ristorante nei pressi della stazione di Gora, il Fukuyoshi dove, in una tipica atmosfera giapponese ci siamo deliziati con Tempura, Udon e Katsudon, una sorta di cotoletta alla milanese servita sopra ad un piatto a base di riso. La cucina giapponese, anche qui, riesce a conquistarci.
La mattina seguente, riposati grazie alla magica atmosfera di Hakone, e soprattutto grazie al rilassante Onsen ripartiamo alla volta della prossima tappa.